Projekt-IT:Progetto Il Sistema Concettuale 12: 3. Concetto movimento umano

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Movimento umano:
Dieser Artikel wird im Rahmen des Projektes „Konzeptsystembuch-Umfrage“ des Ressourcenpools Curriculum und Forschung der European Kinaesthetics Association (EKA) veröffentlicht. Die Absicht ist, dass zum untenstehenden Zitat auf der zugehörigen Diskussionsseite Projekt-IT:Progetto il Sistema Concettuale 12: 3. Concetto movimento umano offene Fragen, unterschiedliche Verständnisse, Weiterentwicklungsbedarf usw. umfassend gesammelt und diskutiert werden. Diese offene Umfrage bzw. Diskussion dauert ein Jahr. Deshalb ist dieser Artikel in dieser Form nur bis August 2021 im KOFL sichtbar.

„Movimento umano

Nella rappresentazione comune, il termine “muoversi” descrive semplicemente
attività di locomozione o altre grandi attività di movimento che sono chiaramente
osservabili da fuori. Di conseguenza, viene definito come “non muoversi” lo stare
seduti tranquillamente o il rimanere in un luogo.
Per un essere vivente, tuttavia, non è possibile, finché in vita, non muoversi.
“Movimento” in questo caso non intende solo un’attività mirata, visibile chiaramente
da fuori. Il Concetto descrive anche tutti i processi vitali involontari, così come il
lavoro muscolare attivo e continuo per l’organizzazione del peso delle parti del
corpo rispetto alla forza di gravità. Tutti questi movimenti hanno luogo
costantemente sui livelli più diversi di un organismo vivente.
Nell’ambito di questo Concetto Kinaesthetics si interessa agli aspetti generalmente
percepibili del movimento umano. Le caratteristiche dell’anatomia (cfr. capitolo 2)
sono percepibili nelle qualità contrapposte “stabili – instabili”. Nel movimento
umano si possono percepire, sotto una prospettiva simile, aspetti stabili e instabili.
Nessun uomo può stare, ad esempio, su una gamba sola senza che una determinata
componente del movimento stabilizzi la relazione delle masse tra di loro e
contemporaneamente un‘altra componente del movimento cambi la relazione
reciproca delle masse.
Durante l’intera vita ogni persona sviluppa modelli di movimento individuali,
attraverso la combinazione di queste due componenti del movimento che utilizza per
lo svolgimento di attività quotidiane specifiche. Spesso la persona non ne è
consapevole. La ricerca consapevole della conoscenza dei propri modelli di
movimento rende possibile adattare questi modelli, in un processo continuo
di apprendimento, alle esigenze e alle condizioni variabili, in modo costruttivo.
Il Concetto movimento umano è articolato nei seguenti sottotemi:


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3.1. Movimento di portamento e movimento di
trasporto
3.2. Modelli di movimetno paralleli e a spirale“



Fonte: European Kinaesthetics Association (Ed.) (2020): Kinaesthetics. Il Sistema Concettuale. Responsabile delle traduzioni: Beate Scheidegger, Sara Pascal. Linz, Winterthur: Editore European Kinaesthetics Association. ISBN 978-3-903180-10-9. Pag. 31.

Ausgewählte weiterführende Literatur

  • Asmussen-Clausen, Maren (2009): Praxisbuch Kinaesthetics. Erfahrungen zur individuellen Bewegungsunterstützung auf Basis der Kinästhetik. 2. Auflage. München, Jena: Elsevier, Urban und Fischer. ISBN 978-3-437-27570-8. S. 42 ff.
  • Hatch, Frank; Maietta, Lenny (2003): Kinästhetik. Gesundheitsentwicklung und menschliche Aktivitäten. Übersetzung: Ute Villwock, Elisabeth Brock. 2., komplett überarbeitete Auflage. München, Jena: Urban und Fischer. ISBN 978-3-437-31467-4. S. 48 ff., S. 72.
  • Maietta, Lenny; Hatch, Frank (2011): Kinaesthetics Infant Handling. Originalmanuskript aus dem Amerikanischen von Ute Villwock. 2., durchgesehene und aktualisierte Auflage. Bern [u. a.]: Hans Huber. ISBN 978-3-456-84987-4. S. 99 ff.