Projekt-IT:Progetto Il Sistema Concettuale 16: 4.1. Tirare e spingere

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Stato redatto con letteratura specialistica
Autore/Editore N. N./Dagmar Panzer
Ultima modifica 24.02.2021


Nota
Questa pagina viene aperta nell’ambito del “sondaggio sul Libro Il Sistema Concettuale”, del pool di risorse Curriculum e Ricerca della Associazione Europea Kinaesthetics (EKA). L’obiettivo è di raccogliere e discutere, sulla relativa pagina di discussione Projekt-IT Diskussion:Progetto Il Sistema Concettuale 16: 4.1. Tirare e spingere, le domande, le necessità di sviluppo, di aggiornamento e di confronto sulla comprensione dei concetti. Questo sondaggio/discussione dura circa un anno. La pagina rimarrà aperta fino a fine 2021.


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„4.1. Tirare e spingere

Tirare
Utilizziamo la nostra forza muscolare tirando con una parte del corpo, cioè una
massa, ad una parte vicina del corpo, cioè una massa confinante. La direzione dello
sforzo delle due parti del corpo è divergente.
Spingere
Utilizziamo la nostra forza muscolare in modo che una parte del corpo, o una massa,
spinga una parte del corpo o massa confinante. La direzione dello sforzo delle due
parti del corpo è convergente.


Durante lo svolgimento di un’attività si può percepire bene come utilizziamo tirare e
spingere per mettere in movimento, con le nostre masse, il peso delle masse
confinanti. In genere giocano un ruolo attivo ed importante le estremità.
Possiamo sfruttare anche l’ambiente per allontanare (tirare) o avvicinare (spingere) le
parti del nostro corpo, ad esempio alzandoci tenendoci a qualcosa oppure
appoggiandoci su qualcosa.
Nel corso di un’attività si riesce a percepire un molteplice gioco tra tirare e spingere
tra le parti del corpo, che si mostra attraverso un cambio continuo tra produzione e
diminuzione di tensione muscolare nell’intero corpo. In questo senso si può parlare di
una rete di tensione dinamica che si organizza continuamente, in modo nuovo,
durante un’attività.
Più è coordinata e precisa l’interazione tra tirare e spingere nel tempo, nello spazio e
nella quantità, meno sforzo necessita lo svolgimento di un’attività.
La rete di tensione di tirare e spingere può essere costruita e diminuita soltanto
attraverso lo sforzo proprio interno. Se vi è un’influenza di forza di spinta o di trazione
da parte di un’altra persona, questo porta ad un cambiamento della rete di tensione
interna per entrambi. Questa variazione può essere utile, ma anche di impedimento
per un’attività.
Nel tema “sforzo” emerge chiaramente come ogni singolo movimento abbia un
effetto su tutto il corpo e come il corpo sia un tutt’uno organico.“

Ulteriore letteratura selezionata

  • Asmussen-Clausen, Maren (2009): Praxisbuch Kinaesthetics. Erfahrungen zur individuellen Bewegungsunterstützung auf Basis der Kinästhetik. 2. Auflage. München, Jena: Elsevier, Urban und Fischer. ISBN 978-3-437-27570-8. Pag. 46 sgg., 68.
  • Hatch, Frank; Maietta, Lenny (2003): Kinästhetik. Gesundheitsentwicklung und menschliche Aktivitäten. Übersetzung: Ute Villwock, Elisabeth Brock. 2., komplett überarbeitete Auflage. München, Jena: Urban und Fischer. ISBN 978-3-437-31467-4. Pag. 56 sg., 73 sg.
  • Maietta, Lenny; Hatch, Frank (2011): Kinaesthetics Infant Handling. Originalmanuskript aus dem Amerikanischen von Ute Villwock. 2., durchgesehene und aktualisierte Auflage. Bern [u. a.]: Hans Huber. ISBN 978-3-456-84987-4. Pag. 105 sgg.

Voci correlate