Projekt-IT:Progetto Il Sistema Concettuale 01: Introduzione: Unterschied zwischen den Versionen

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Dieser Artikel wird im Rahmen des Projektes „Konzeptsystembuch-Umfrage“ des Ressourcenpools Curriculum und Forschung der European Kinaesthetics Association (EKA) veröffentlicht. Die Absicht ist, dass zum untenstehenden Zitat auf der zugehörigen Diskussionsseite [[KOFL_Diskussion:Projekt Konzeptsystembuch 01: Einleitung]] offene Fragen, unterschiedliche Verständnisse, Weiterentwicklungsbedarf usw. umfassend gesammelt und diskutiert werden. Diese offene Umfrage bzw. Diskussion dauert ein Jahr. Deshalb ist dieser Artikel in dieser Form nur bis August 2021 im KOFL sichtbar.
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Questa pagina viene aperta nell’ambito del “sondaggio sul Libro Il Sistema Concettuale”, del pool di risorse Curriculum e Ricerca della Associazione Europea Kinaesthetics (EKA). L’obiettivo è di raccogliere e discutere, sulla relativa pagina di discussione [[Projekt-IT Diskussion:Progetto Il Sistema Concettuale 01: Introduzione]], le domande, le necessità di sviluppo, di aggiornamento e di confronto sulla comprensione dei concetti. Questo sondaggio/discussione dura circa un anno. La pagina rimarrà aperta fino a fine 2021.
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Version vom 10. Februar 2021, 17:09 Uhr

Nota
Questa pagina viene aperta nell’ambito del “sondaggio sul Libro Il Sistema Concettuale”, del pool di risorse Curriculum e Ricerca della Associazione Europea Kinaesthetics (EKA). L’obiettivo è di raccogliere e discutere, sulla relativa pagina di discussione Progetto Il Sistema Concettuale 01: Introduzione, le domande, le necessità di sviluppo, di aggiornamento e di confronto sulla comprensione dei concetti. Questo sondaggio/discussione dura circa un anno. La pagina rimarrà aperta fino a fine 2021.


1 “Introduzione

Le domande di fondo della Kinaesthetics sono: Come ‘funziona’ l’uomo? Come
regola tutto il suo comportamento? Come può organizzare e influenzare in modo
attivo i propri processi di apprendimento e il proprio sviluppo della salute? Con
queste domande, Kinaesthetics si interessa al movimento e alla percezione del
movimento dell’uomo, all’interazione tra persone e al significato di base del
movimento per la vita.
Kinaesthetics si basa essenzialmente su due fondamenti: la base scientifica della Kinaesthetics è costituita dalla cibernetica, dalle ricerche della cibernetica comportamentale di K.U. Smith, dalla direzione segnata da F.J. Varela e H. Maturana nella neurobiologia e da ricerche attuali in aree simili.
La cibernetica è nata in America negli anni quaranta del XX secolo attraverso la collaborazione di scienziati di indirizzi diversi. Al centro delle loro ricerche c’era l’analisi e la descrizione di processi di regolazione e processi di controllo. Le conoscenze, da una parte hanno avuto un’enorme influenza sullo sviluppo di sistemi di controllo tecnici, che oggi sono utilizzati in modo molto diffuso, dall’altra hanno influenzato diversi ambiti dell’intera ricerca scientifica.
L’elemento centrale della cibernetica è la Feedback Control Theory (teoria del controllo per riscontro) che fornisce un modello per la descrizione di processi di regolazione e di controllo all’interno di sistemi. I cibernetici e i neurobiologi hanno applicato questo modello sugli esseri viventi e si sono occupati dei processi di Feedback all’interno di sistemi viventi. Si è visto che gli esseri viventi regolano e controllano i loro processi di vita dall’interno (autoregolazione). Di conseguenza, Kinaesthetics parte dal presupposto che l’uomo regoli i suoi processi di salute e di apprendimento dall’interno come processo Feedback e che la competenza di movimento abbia un ruolo centrale nel controllo di tali processi.
Il secondo fondamento della Kinaesthetics è la percezione diretta e l’esperienza del proprio movimento. Quindi, il presente ‘Sistema Concettuale’ descrive diverse prospettive attraverso le quali possono essere sperimentati, osservati e analizzati aspetti del movimento differenti delle attività umane.
Si può chiamare questo modo di acquisizione di conoscenze come F. J. Varela un ‘metodo di prima persona’ (First Person Method) oppure una ‘visione dall’interno, prospettiva interiore’ (View from Within). I termini indicano l’accesso al sapere attraverso l’esperienza sulla propria persona (io), rispetto ad un’acquisizione di conoscenze puramente intellettuale ‘obiettivo’.
Kinaesthetics dà grande importanza al ricercare e apprendere attraverso l’esperienza del movimento. Siccome la comprensione e il sapere risultante si basano sulla prospettiva interna e l’esperienza propria, essa è connessa direttamente con la propria competenza di movimento e la manualità. L’effetto si mostra nell’agire.
Da oltre 20 anni innumerevoli partecipanti ai corsi e Insegnanti Kinaesthetics condividono esperienze e conoscenze. Questo ‘processo di ricerca sul campo’, che è iniziato con i fondatori della Kinaesthetics, F.Hatch e L.Maietta, e che continua tutt’oggi, ha come frutto i singoli contenuti e la differenziazione del Sistema Concettuale. Questo lavoro ha portato anche ad un Curriculum Kinaesthetics che presenta un‘offerta formativa ampia e diversificata.”
Konzeptsystem-IT sw.jpg

Fonte: European Kinaesthetics Association (Ed.) (2020): Kinaesthetics. Il Sistema Concettuale. Responsabile delle traduzioni: Beate Scheidegger, Sara Pascal. Linz, Winterthur: Editore European Kinaesthetics Association. ISBN 978-3-903180-10-9. Pag. 7 f.

2 Ausgewählte weiterführende Literatur

  • Asmussen-Clausen, Maren (2009): Praxisbuch Kinaesthetics. Erfahrungen zur individuellen Bewegungsunterstützung auf Basis der Kinästhetik. 2. Auflage. München, Jena: Elsevier, Urban und Fischer. ISBN 978-3-437-27570-8. S. 3 ff.
  • Hatch, Frank; Maietta, Lenny (2003): Kinästhetik. Gesundheitsentwicklung und menschliche Aktivitäten. Übersetzung: Ute Villwock, Elisabeth Brock. 2., komplett überarbeitete Auflage. München, Jena: Urban und Fischer. ISBN 978-3-437-31467-4. S. 197 ff.
  • Maietta, Lenny; Hatch, Frank (2011): Kinaesthetics Infant Handling. Originalmanuskript aus dem Amerikanischen von Ute Villwock. 2., durchgesehene und aktualisierte Auflage. Bern [u. a.]: Hans Huber. ISBN 978-3-456-84987-4. S. 157 f.